COMUNICATO “SUI 17 CI METTO LA FIRMA”

#sui17cimettolafirma. E la firma ce la mettiamo anche noi. 17 giovani e 17 misure cautelari sotto forma di obbligo di firma per aver protestato contro la riforma Gelmini. Pur condannando ogni forma di violenza, riteniamo che le proteste siano uno strumento altamente democratico. L’impressione che abbiamo è che, oltre a condannare giustamente eventuali atti di violenza, si condannino fermamente opinioni e idee diverse. Questo è intollerabile: una società evoluta non può tollerare strumentalizzazioni né usi impropri della giustizia. Essa deve rimanere un valore alto a cui bisogna tendere, senza essere trasformata in uno strumento di destabilizzazione del contesto democratico né di limitazione delle opinioni.

Per questi motivi, l’accusa di associazione a delinquere rivolta agli attivisti dei centri sociali ci sembra del tutto immotivata e giuridicamente inappropiata e ci lascia profondamente basiti e increduli. La realtà dei centri sociali in Italia è totalmente diversa da quella propinata da questa accusa.

Come ragazzi e studenti in primis, e come associazioni universitarie poi, riteniamo di dover esprimere solidarietà e vicinanza ai compagni del CUA, agendo in maniera attiva e partecipando alla manifestazione cittadina di venerdì 20 marzo.

Perché contro la Gelmini c’eravamo tutti e sui 17 ci mettiamo la firma anche noi.

#controlaGelminiceroancheio

#sui17cimettolafirma

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